Così Roberto Vigolo sintetizza l’arte di questo artista: “Autodidatta, conoscitore di molte tecniche pittoriche, predilige la scuola macchiaiola. ama dipingere figure e paesaggi toscani. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali, ottenendo sempre una buona critica.
Pittore di carattere introverso, schivo ad ogni forma di falsa pubblicità, vive nel suo mondo fatto di cose genuine a contatto con la natura. Profondo conoscitore dei problemi umani, fa si che nei suoi dipinti emerga sempre quella sensazione di pace e di serenità che l’uomo cerca continuamente nel corso della sua vita“.
Tratto da. A.S.A
(Archivio storico degli artisti-Italia 1990).
All’amico e collega Rombolini, che ammiro e conosco da molto tempo.
Lo stimo per il suo modo personale e pulito di dipingere.
Egli è un fervente appassionato della natura e pertanto i suoi motivi pittorici riguardano in gran parte le genti e le campagne toscane.
Quello che penso di lui personalmente: e’ una persona grata e onesta quanto la sua pittura, da essere apprezzata sulla scia dei macchiaioli.
Esprimo per lui un gran successo di critica e di publico e un augurio sincero per l’avvenire.
Renato Natali
La pittura di Mario Rombolini può definirsi post-macchiaiolo ed è a mio giudizio assai pregevole.
La fluidità nello stendere sulla tela tonalità preziose, la maestria del disegno che si rileva da tocchi sapienti, fanno rivivere scorsi della sua Toscana con la forza impressionante e dolcissima.
E’ una pittura spontanea, pulita, che scaturisce direttamente dall’animo di un vero artista qual’è Mario Rombolini.
Ammirevoli le sue prospettive, quel dolce degradare dei colli toscani, ottenuto con nobili tonalità, quelle deliziose
figurine campestri collocate con una disinvoltura e precisione di funzionalità incantano; tale è l’impressione
destata in me da questo valido seguace di una scuola che sarà sempre intramontabile.
Laura Maj