RAFFAELLO LOPEZ nacque a Livorno nel 1921. Visse e lavorò a Firenze, dove conseguì la maturità artistica nel 1944 e frequentò l’Accademia di Belle Arti, avendo come maestro Arturo Checchi.
Ebbe lo studio nel Viale Milton, nel Palazzo degli Artisti.
Prese parte a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, soprattutto in Francia, dove soggiornò più volte conseguendo importanti riconoscimenti (Cannes, Deauville, Nizza, Parigi, Biarritz). Gli furono assegnati premi sia per la pittura, sia per la grafica e l’incisione, a cui iniziò a dedicarsi nel 1969 (fu membro dell’IDIT, Incisori d’Italia).
Tra i maggiori premi ricordiamo:
1° Premio Città di Prato, 1968;
16° Concorso Nazionale Marina di Ravenna, 1968;
Rassegna Internazionale del Piccolo Formato, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1969;
Premio Marino Mazzacurati, Teramo, 1970;
4° Rassegna d’Arte Contemporanea, Varese, 1970;
Mostra Nazionale Arti Figurative Città di Asti, 1970;
2° Trofeo Internazionale di Pittura Scultura e Grafica, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 1971;
Premio Internazionale di Pittura e Grafica Leonardo da Vinci, Vinci, 1971;
Premio Brunellesco, Firenze 1971 (medaglia d’oro per la grafica);
Mostra Internazionale Arti Figurative e Bianco e Nero, Asti, 1971;
8° Premio Nazionale di Pittura e grafica S. Margherita Ligure, 1971;
6° Premio Nazionale di Grafica e Disegno, Barberino Val d’Elsa (Fi), 1971.
Molte altre le partecipazioni importanti.
Tra le mostre personali ricordiamo:
Galleria Lo Sprone, Firenze, 1968;
Galleria S. Jacopo, 1969;
Sala Arte 14, Piacenza, 1971;
Galleria Il Moro, Firenze, 1972;
Centro di Cultura Toscana Arte, Firenze, 1973;
Libreria Internazionale Paesi Nuovi, Roma, 1974;
Inquadrature 25, Firenze, 1975;
Galleria Verrocchio 2, Pescara, 1976.
La sua bibliografia comprende moltissime testimonianze di personalità della cultura e dell’arte e l’attenzione della stampa.
E’ presente in: Comanducci, vol. III; Comanducci Annuario n. 5, 1978;
Bolaffi G. Catalogo Nazionale N. 10, vol. I, 1974; Bolaffi G. Catalogo Nazionale della Grafica n. 9, 1978; Bolaffi G. Dizionario degli Artisti Italiani sec. XX, vol I, 1979; Bolaffi Catalogo dell’Arte Moderna Italiana n, 18, Mondadori, 1981/82.
E’ scomparso il 15 marzo 1995.
Gabriella Gentilini
RAFFAELLO LOPEZ, LA POETICA DELL’ESSENZIALE
Le origini livornesi combinate con la tradizione fiorentina appresa soprattutto attraverso il robusto temperamento di Arturo Checchi, hanno improntato il percorso artistico di Raffaello Lopez, che nel tempo ha seguito una sua naturale evoluzione, uno svolgimento logico contrassegnato da una poetica rigorosa ed essenziale, lieve e preziosa.
L’osservazione della realtà ha rappresentato sempre il punto di partenza, fondamentale, delle sue opere, siano figure, paesaggi o nature morte, in cui ha impresso solidità d’impianto e fermezza compositiva, unite ad una delicata eleganza formale e cromatica.
Il desiderio di realizzare una sintesi estrema tra struttura, colore e percezione, si concretizza nel gesto rapido e istintivo, vibrante di materia densa e plastica, intrisa di luce, capace di costruire volumetrie semplici e solenni, immote e silenti, incastonate nell’assoluto.
Un processo di meditata riflessione che lentamente ha condotto l’artista ad un ulteriore approdo. La realtà che scorre nei ricordi, risulta come trasfigurata dall’emozione e dalla memoria e le immagini sono ridotte a simboli, quasi scolpiti, consumati dal tempo, velati di timbri evanescenti. Archetipi di un’esistenza che è rivelazione, di cui Lopez da prova anche nella raffinata tecnica grafica ed incisoria, intrapresa sul finire degli anni sessanta.
Il segno sottile e preciso, di un’intensità equilibrata e raccolta, denso di approfondimenti interiori, testimonia non solo la perizia esecutiva raggiunta dall’autore, ma anche la seria puntualità d’indagine e il grande rispetto con cui Raffaello Lopez si è sempre accostato alle cose del mondo. Alle cose che ha amato.
GABRIELLA GENTILINI