E’ a Torre Del Lago, frazione di Viareggio, che l’8 febbraio 1920 nasce LEONARDO PIZZANELLI. In quell’ambiente artistico dominato e vivificato dalla carismatica personalità di Giacomo Puccini, Ferruccio Pizzanelli - già allievo di Fattori a Firenze, amico e collaboratore di Galileo Chini e Plinio Nomellini - considerato uno degli artisti pisani più rappresentativi del tempo; partecipa alla congerie artistica versiliese con Lorenzo Viani, Moses Levy e proprio quest’ultimo risulta anche testimone della registrazione anagrafica del neonato Leonardo. Gli insegnamenti paterni uniti alla frequentazione dei pittori amici del padre, fornirono a Leonardo i primi insegnamenti tecnici e lo stimolo necessario all’arte pittorica.
Nel 1942 tiene la sua prima mostra personale al Palazzo alla Giornata di Pisa, conclude gli studi al Magistero d’Arte di Firenze e consegue l’abilitazione all’insegnamento.
Non può sottrarsi al periodo bellico e lo vediamo in Liguria nelle foto e nel documento che Francesco Pezzino, suo compagno d’armi, consegna alla famiglia nel 1992 (Archivi Artistici del ‘900 a Pisa, catalogo della retrospettiva 2006 alla Galleria Simone Vallerini).
Nel 1943 si stabilisce a Firenze, affitta una stanza-studio al Conventino in via Giano della Bella, e poco più tardi l’Ente del Turismo gli assegna uno degli studi del terzo piano di Palazzo Strozzi. E’ la Firenze in guerra di Eugenio Montale, di Piero Santi, Vasco Pratolini, e gli artisti si incontrano alle Giubbe Rosse, si affrontano affermando la propria appartenenza al figurativo scarno di Ottone Rosai, in contrapposizione al classicismo di Pietro Annigoni. Così schierati, i giovani artisti come Fernando Farulli, Nino Tirinnanzi, Luciano Guarnieri, Enzo Faraoni, Elena Berner, Venturino Venturi, Guido Borgianni e tanti altri, intessono i loro rapporti. Leonardo si incontra spesso con Primo Conti di cui ammira moltissimo il periodo figurativo e con Jolanda Pelagatti, giornalista e curatrice della rivista Arte Mediterranea, le cui serate nella di lei casa di via de’ Serragli sono dei veri e propri cenacoli.
Nel 1944 tiene la sua prima mostra personale fiorentina al Cenacolo, dove l’anno dopo torna ad esporre.
Nel 1945 la fine della guerra e l’inizio della ricostruzione; all’Hotel Baglioni di Firenze esegue rapidi ritratti ai soldati alleati, ne è testimone il libro “Mangaheia to Monfalcone- A Tolaga Bay Soldier’s memoir 1941-1946” scritto dal soldato neozelandese Sam Donald che si fa ritrarre nel 1946 e riproduce il quadro nel suo libro del 2004.
Lavora inoltre per l’Istituto di Edizioni Artistiche Fratelli Alinari S.A studiando i colori direttamente dalle opere d’arte assistendo poi il personale per l’esecuzione delle famose riproduzioni.
Nel 1946, alla “ Mostra Provinciale” di Palazzo Strozzi, un suo dipinto, Nudo in Ambiente, viene acquistato dal Comune di Firenze per la Galleria d’Arte Moderna.
Nel 1947 partecipa al “ Concorso Nazionale del Ritratto”, sempre a Palazzo Strozzi, con due dipinti: Autoritratto e Modella con redingotte rossa.
E’ in una panetteria in via della Scala che incontra Annetta, una bambina di cinque anni dal carattere puntiglioso ma anche dolcissimo; e, con il consenso dei genitori, la piccola diventa la sua piccola modella. Le lunghe, spesso faticose, sedute di posa costruiscono fra il pittore e la modellina un rapporto di innocente e solida amicizia che li accompagnerà per tutta la vita. Nell’esplodere dell’adolescenza di Annetta si pone per l’artista il commovente enigma, il domandarsi sul significato del divenire, della fine dell’infanzia e dell’avvento di un eros più complesso e denso che porta al sempre misterioso essere una donna. Con il lavoro realizzato intorno all’immagine della giovane modella si afferma e raggiunge il culmine di un antico ideale di bellezza per l’artista. Un tratto innegabile dell’opera di Pizzanelli è l’esigenza di indagare nel misterioso mondo femminile così presente in tutta la sua pittura.
Nel 1948 espone due nature morte alla Mostra Regionale Toscana con l’opera Bambina con piccione. Nel 1949 è presente alla mostra “50 anni di pittura Toscana”. Nel 1952 ritorna a Pisa per una personale alla Galleria Toncelli.
Frequenti sono i suoi viaggi in Francia, per studiare da vicino il Louvre e gli Impressionisti per poi, nel 1954, trasferirsi stabilmente a Parigi; abita al n° 49 di boulevard Haussmann, esegue numerosi ritratti e espone in permanenza alla Galerie Serret-Faveau. E’ la Parigi di Foujita, Léonor Fini, Stanislao Lepri, Jansen, Edouard Mac’Avoy, ma anche di Bernard Buffet, Brasilier, Yves Brayer, Carzou.
Nel 1955 nasce a Londra suo figlio David (www.pizzanelli.co.uk) dall’unione con Gillian Greenslade.
Nel 1958 tiene una personale a Parigi con 23 dipinti alla Galerie Jean de Ruaz presentato in catalogo da Raymond Charmet: la mostra riscuote un notevole successo di critica e di pubblico. Nell’arco degli anni ’50 Leonardo Pizzanelli compie numerosi viaggi in Inghilterra dove viene richiesto soprattutto come ritrattista; in quel periodo incontra Pietro Annigoni impegnato nel ritratto della Regina Elisabetta e fra i due pittori fiorentini si stabilisce un’amicizia basata sul rispetto reciproco e che continuerà negli anni con numerosi incontri a Firenze.
Nel 1962, con la guerra in Algeria, che sconvolge anche la vita artistica e culturale francese, accetta l’offerta dell’UNESCO per la cattedra di Pittura all’Istituto d’Arte di Luluabourg (dal 1972 la città è stata chiamata Kananga nella Provincia del Kasai Occidentale della Repubblica Democratica del Congo) e l’anno dopo gli viene affidata la direzione dello stesso Istituto. Nel 1964 deve rinunciare al Congo, che ama molto, sia per le difficoltà politiche del Congo che per il desiderio di tornare in Europa.
Nel 1965 Leonardo Pizzanelli si stabilisce di nuovo a Firenze, senza interrompere i suoi viaggi di lavoro a Londra e Parigi. Nel 1966 subisce l’alluvione di Firenze e nel 1967 parte per il Canada dove insegna a Québec durante l’anno scolastico 1967-’68.
Nel 1968, nel mese di settembre, si stabilisce definitivamente a Firenze dove continua ad esporre in permanenza alla Galleria Masini e alla Galleria Fratelli Alinari del Lungarno Corsini. È invitato al Concorso Nazionale “La Donna d’Oggi nella Pittura” al Palazzo della Permanente di Milano.
Nel 1969, dall’unione con Silvana Lonardi www.silvanalonardi.com, nasce suo figlio Lorenzo www.pizzanellilorenzo.it.
Sempre nel 1969 alcuni suoi dipinti compaiono nella “Esposizione Internazionale di Pittura e Scultura” alla Marshall Field & Company di Chicago. Si appropria delle tecniche grafiche eseguendo numerose litografie e incisioni.
Nel 1972 tiene tre personali: alla Saletta Gonnelli di Firenze, alla Galleria Il Navicello di Pisa e Galleria Carrara di Carrara. Negli anni successivi realizza ancora personali a Pisa e Firenze.
Dal 1976 riprende ad esporre in Francia, esegue numerosi ritratti e tiene personali alla Galerie Ror Volmar di Parigi, Galerie Marbach di Mulhouse, Saint Pierre le Jeune di Strasbourg, Galerie Transacco di Nions. Galerie Schèmes di Lille. Due personali alla Forum Art Gallery di Montecarlo. Dal 1979 partecipa annualmente alle rassegne “European Contemporary Paintings” in Giappone.
Conscio dell’imminente fine, trova coraggiosamente la sua ragione d’essere continuando a dipingere, sviluppando ulteriormente il suo universo di immagini con il desiderio profondo di esplorare e forse trasmettere, a chi lo potrà e vorrà ancora cogliere, un ideale di bellezza.
E’ il 12 aprile 1984 che Leonardo Pizzanelli muore a Firenze, e il 24 aprile 1984 si tiene la sua ultima personale preparata per la Galerie Ror Volmar di Parigi,
Due anni dopo, nel 1986, la Galleria “Il Magnifico” di Firenze propone la sua prima retrospettiva presentata da Ferdinando Donzelli.
Nel 1998 La Galleria Lucia Burgassi di Firenze espone opere di Ferruccio e Leonardo Pizzanelli presentate da Nicola Micieli.
Nel 2006 si tiene alla Galleria Simone Vallerini di Pisa un’ampia retrospettiva: L’omaggio a Leonardo Pizzanelli, curato da Nicola Micieli, viene promosso e organizzato dalla”Associazione Archivi Artistici del ‘900 a Pisa”, nell’ambito delle manifestazioni del Giugno Pisano, con il patrocinio del Comune, della Provincia e degli Amici dei Musei e Monumenti.
Nel Marzo-Aprile 2009 La Galleria “Antichità via dei Fossi” organizza un’ampia retrospettiva dell’artista in collaborazione con la Galleria Simone Vallerini.
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