LA PITTURA DI ZENONE, UN LIBRO APERTO
Non è certamente un modo semplice e ingenuo di vedere e di raffigurare la realtà facendole assumere connotati onirico-fiabeschi, ma è una vera e propria filosofia di vita quella che Zenone dispensa attraverso le sue opere.
La sincerità d’ispirazione proveniente dai luoghi a lui cari, densi di storia naturale ed umana, lo porta a dipanare con spontanea verità il filo della memoria, annodando passato e presente con una facilità estrosa e brillante, capace di annullare la dimensione spazio-temporale, come avviene nel sogno. Al risultato - frutto peraltro di diligente studio e cognizione - appare del tutto inadeguato l’accostamento di scontati aggettivi che vanno dal gradevole al poetico, a cui il genere naif è bene o male abituato.
Nei lavori di Zenone c’è molto, molto di più. Egli sa raggiungere il cuore delle cose, sa cogliere la loro essenza più profonda, disvelandola a noi attraverso immagini immediatamente leggibili, descritte con misurata accuratezza e con un senso di radiosa gratitudine nei confronti della vita, della sacralità del creato.
L’armonia del quotidiano scandita dal susseguirsi delle stagioni, scorre nella pienezza delle attività umane, nella saggezza di gesti antichi, nel loro ripetersi rituale e nel loro rinnovarsi alla luce dei sentimenti. In un’atmosfera limpida e respirante di serenità si muovono con naturalezza personaggi realmente esistenti, mentre il paesaggio è quello suggestivo e magico del Casentino, con le sue abbazie, le pievi, i poderi, le solenni architetture medievali dove l’artista indugia sapientemente e dalle quali sconfina volentieri, portandoci fino a Notre Dame di Parigi.
Infatti, la precisione narrativa e l’acuta attenzione ai particolari si accompagnano sempre ad un’estrema perizia tecnica nella resa dei valori architettonici, prospettici e luministici, indice di una chiarezza mentale che è intenso riverbero interiore.
La pittura di Zenone è un grande racconto popolare dai toni gioiosi e commossi, un libro aperto che ci insegna e ci fa riflettere.
GABRIELLA GENTILINI
Firenze, luglio 2008
"Sono quadri obbedienti a una precisa unità concettuale, manifesta nel rapporto fra segno e colore... Il suo colore è misurato al fine, esperto assai prima e meglio di grazioso, nell'equilibrio difficile fra luce (una luce che avvolge)e volumi.L'architettura dell'opera è puntuale, meticolosa, serissima: interpretazione effettiva (e quindi originale) della fantasia sulla realtà, entro i limiti di un racconto immaginoso ma realista..." Alfredo Cherubini
"...Con uno stile preciso e ordinato i suoi quadri evocano atmosfere dolci e serene: prestigiose alchimie di luce e colore la cui nitidezza e l'attenzione ai particolari rendono il tutto come sospeso fuori dal tempo e dallo spazio..." Antonella De Tommaso
"Zenone interpreta la campagna toscana nel modo più sensibile e veritiero rendendocene l'ultima poesia. Non disdegna di trattare con eguale fervore nature morte rivelando tutta la sua abilità coloristica..." La Nazione, Prato, 1977
"...In ogni quadro traspare con forza una sentita ricerca di verità alternativa, trasfigurata in una costante commistione di sogno e realtà, attraverso l'impiego di un registro ora mistico e riflessivo ora giocoso e divertito, comunque immerso nei silenzi di chi sa ascoltare la serenità della vita..." Carlo Starnazzi, L'incantesimo del sogno nelle tele di Zenone, personale al Palagio Fiorentino, Stia (Ar)
"...Zenone ci incanta con le sue fiabe della realtà che ci racconta in punta di pennello, con la fantasia, la grazia e la precisione di un miniatore, rendendoci partecipi di un mondo pulito, sincero, gioioso. Un mondo declinato al sogno ed elevato a poesia, visto con gli occhi dell’anima. Eppure un mondo che è il nostro perché i paesaggi e le architetture sono toscani, compresa l’affettuosa suggestione medievale della sua Arezzo. E anche i personaggi sono veri, protagonisti di un quotidiano vissuto nell’armonia e nella luce delle cose semplici..."
GABRIELLA GENTILINI
dalla presentazione della mostra "Feeling", Firenzeart Gallery, Firenze, febbraio-marzo 2005
Mostre Personali:
1973 Galleria Ghelfi, Orvieto
1974 Galleria Scorpios, Arezzo
1975 Galleria Le Muse, andria (Ba)
1976 Galleria Scorpio, Arezzo
1977 Galleria San Marco, Prato
1978 Repubblica di San Marino, Teatro Titano
1979 Galleria Arno, Firenze
1994 Comune di Bibbiena, Sala Consiliare
1997 Galleria Severini, Cortona (Ar)
1998 Spazio Motta alemagna, Milano
1999 Galleria Severini, Cortona (Ar)
2003 Comune di Stia (Ar), Palagio Fiorentino
2004 Monastero di Camaldoli (Ar)
2005 Firenzeart Gallery, Firenze.
Ha partecipato a numerose collettive in Italia e all'estero conseguendo molti consensi.