ANDREA SIMONCINI, PIETRE DI CONOSCENZA
Una forza ciclopica mantiene a galla atolli rocciosi e isole sormontate da agglomerati di pietre millenarie, forse rovine di antiche civiltà scomparse, che riemergono dal silenzio del tempo per parlarci di argomenti del nostro quotidiano. Come suprema appare l’energia capace di placare improvvisamente il fragoroso moto del mare, lasciandosi alle spalle inaudite tempeste che hanno prodotto sconvolgimenti cosmici. E dalla calma uscita dal caos spuntano quei massi smussati dal transito infinito di lune e di maree, che assumono forme inconsuete, non di rado antropomorfe, accanto a reperti di epoca classica.
La cifra espressiva di Andrea Simoncini gode infatti di un’apparenza metafisico-surrealista dal taglio epico ma moderno e personale, densa di significati declinati in maniera fantasiosa eppure concreta e profonda, spesso geniale, così che la composizione diviene memoria e narrazione attorno alla realtà. Il soffio dell’antica Grecia pare alitare sul presente con la sicurezza di una tecnica pittorica che si avvale della maestria del disegno e della capacità di creare effetti sfumati di grande vigore plastico, quasi sensazioni tattili.
Pietre come media di conoscenza, testimoni e depositarie del passato, che si fanno tramite di un dialogo colto e riflessivo su quanto ci troviamo a vivere dentro e fuori di noi. Monumenti dell’attesa tra le pieghe dell’umano errare, metafore di una solitudine interiore che non è isolamento ma ricerca di sé, celebrazione d’intelletto, scoperta di valori da raggiungere.
Un’opera di Andrea Simoncini non nasce mai per caso, ma è il frutto di pensiero e di emozione, di studio e di immediatezza, di meditazione e di gesto spontaneo. E’ l’idea che da forma all’immagine e la veste di contenuti, di sentimenti, di consapevolezze, di temi sociali. Gli stessi che l’artista sente di dover esporre e portare avanti, ora più che mai, nel nostro povero mondo pieno di incertezze e di brutture, forte del rigore, della sapienza e della bellezza che sa dispensare.
GABRIELLA GENTILINI
Presentazione per mostra personale online su www.firenzeart.it, Firenze, aprile 2008
Una pittura completamente suigeneris, questa di Andrea Simoncini! Dal classico al cubismo, e infine al volumetrico transformale.I volti delle figure, pur così parlanti nel movimento e nella mimica, non hanno lineamenti, ma l'espressione si ricava con straordinaria evidenza, e le immagini balzano in rilievo come statue, prendendo consistenza prospettica a tutto tondo attraverso le pieghe delle forme. Avendo sperimentato in epoche diverse l'acquerello e la tempera, oggi si vale essenzialmente dell'olio, su tela, compensato, cartone telato etc. Strutture e prospettiche sono sempre oltremodo corpose ed angolose, e gli stessi tessuti risultano drappeggiati volumetricamente. Se ne ricavano sculture a due dimensioni, su sfondi cretacei che rievocano il trecento prerinascimentale. Le figure di Andrea Simoncini si presentano pietrificate, al di fuori del cronotopo attuale, perse in un passato e in un futuro inimmaginabili per lontananza, forse
perché non vogliono "vedere", forse perché esulano dal reale in una poetica critica, socialmente e psicologicamente rivoluzionaria. La cromatica sui timbri dell'avana rosato o azzurrato contribuisce a cristallizzare queste solenni, sofferenti, umoristiche (a seconda dei casi) ma sempre evidenti persone, fossilizzate e gestuali al contempo. Nessuno si meravigli dell'effetto che riesce a sortire Andrea Simoncini, un vero artista. Alcune tipologie risultano quasi totemi che, rapaci come le antiche divnità maya o atzeche. E nel simbolo è la realtà narrata di queste Andrea Simoncini, critica d'una socialità pretestuosa e sbagliata:
presunzione, abbandono,chiusura, desolazione. Il grande simulacro muliebre, disperato, appesantito dalle contingenze, alza le braccia al cielo quasi per aggrapparvisi: pietre sovrapposte a incastro ne formano il corpo materico.
Una tavolozza insuperabile per delicatezza e forza monocroma, contribuisce a delineare quest'insieme crudelmente espressivo.
Duccia Camiciotti