Napoli, 1856-1936.
Accademia di Belle Arti di Napoli, allievo del Morelli e di Smargiassi
Fu allievo del Morelli e del paesista
Smargiassi all'Accademia di Belle Arti della sua città. Dopo aver seguito per qualche anno il gruppo di Portici, nel 1888 si recò in Argentina, nella cui capitale eseguì numerosi ritratti, ma appena un anno dopo ritornò in patria, per ispirarsi all'ambiente di Napoli e Capri, di cui sentiva una struggente nostalgia. Espose specialmente a Venezia, dove dimorava alcuni mesi ogni anno, ma anche in altre città d'Italia (Torino, Roma, Firenze) e all'estero (S. Francisco), sempre con vivo successo.
L. Callari, in Thieme-Becker, «K. L-, Lipsia 1911, vól V, pp. 555-556; S. Di Giacomo, Pittura napoletana dell'800, Napoli 1922; A. De Rinaldis, in «Encicl. Treccani», 1930, VIII, p. 912; U. Galetti-E. Camesasca, op. cit. 1951, p. 528; A. M. Comanducci, op. cit. 1962, p. 344; voce in «Dizion. Encicl. Bolaffi», Torino 1972, III, p. 21 (con bibl.).